Fermare la violenza contro le donne: a Varese un forum promosso dall’Alleanza mondiale delle donne russofone
«Fermare la violenza contro le donne» è il titolo del forum internazionale in programma lunedì 8 aprile a Varese, a Villa Toeplitz, sede dell’Università dell’Insubria che accoglie la giornata con la Fondazione Università dell’Insubria. I lavori si tengono dalle ore 10 alle 18 sia in presenza che online; per partecipare è necessario registrarsi: https://www.rism.it/2024-fermare-la-violenza-contro-le-donne
L’evento è stato proposto e organizzato da Tatiana Tchouvileva, presidente e fondatrice dell’Alleanza mondiale delle donne russofone Almodor, nata nel 2019 a Milano con lo scopo di sostenere le donne emigrate di lingua russa nel processo di integrazione nei loro Paesi di residenza.
«L’auspicio – spiega Daniele Cassani, direttore generale della Fondazione Università dell’Insubria – è di contribuire a mantenere accesi i riflettori su una tematica sociale di grande attualità e di gettare le basi per una condivisione di esperienze e di strategie per costruire un futuro libero da ogni forma di violenza».
Il forum si apre con un intervento introduttivo sulla violenza di genere come problema multidisciplinare a cura di Natalia Krilova, responsabile del gruppo di ricerca di genere dell’Istituto per gli Studi Africani. La prima sessione tematica è intitolata «Violenza contro le donne: origini, motivazioni, forme» ed è moderata dalla professoressa Insubria Cristiana Morosini. Nel pomeriggio la seconda sessione tematica, dedicata a «Il ruolo delle organizzazioni del Terzo Settore nella lotta alla violenza contro le donne» e moderata da Tatiana Tchouvileva.
Nella giornata si affrontano temi quali la violenza di genere e le molestie nei luoghi di lavoro (Anna Danesi, Carla Mammone, Chiara Vannoni), ma anche il gender-gap nell’educazione scolastica (Michela Papagno), la violenza economica (Laura Damiani) e la violenza ostetrica (Francesca Salviato), passando per la figura della donna nella scienza (Patrizia Favaron, Cristiana Morosini, Elisabetta Zanardini) e affrontando il tema della sudditanza della vittima di violenza domestica (Elena Hàkonsen).
Sono inoltre messe in luce iniziative per contrastare la violenza contro le donne, come eventi di beneficenza (Nataliya Shatilina), campagne di integrazione (Anastassia Lavrikova) e forme di assistenzialismo (Inessa Shpigar), nonché l’importanza della formazione (Oxana Gouli) e della costituzione di un network, a livello locale e nazionale, per fornire sostegno alle donne (Debora Ferrari).
Spazio anche ad alcune testimonianze di organizzazioni attive nella lotta alla violenza contro le donne, come i Lions Clubs International (Rosemaria Contu), Eos Centro Ascolto Donna (Marzia Giovannini) e l’iniziativa delle donne giuriste di Varese (Paola Lanza).
Il dibattito finale, condotto da Nicoletta Romano, verte sul tema «Violenza di genere: cose da fare e non da dire» e concentra l’attenzione sull’allontanamento dall’aggressore nel contesto familiare (Natalia Pederson) e sulle storie molto spesso inascoltate o taciute delle vittime di violenza (Svetlana Kotinat).
La riflessione passa anche attraverso un momento musicale con il baritono Lev Kononov e la pianista Elena Hàkonsen, mentre l’artista Maria Kononov espone le sue opere durante l’intera giornata e tiene una master class di art therapy a conclusione dell’evento.